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L'importanza del gioco tra cavalli

➡ R I C O R D I A M O : E' molto importante che un cavallo giochi!!!  Il cavallo scopre il gioco sin dai primi attimi di vita: per lui il gioco non è altro che il “mimo” della vita degli adulti suoi simili, che vivono in branco. Essi scelgono il branco poiché soddisfa nello stesso tempo anche le priorità di sicurezza, confort e cibo. Dai puledri fino ai cavalli più anziani i giochi, soprattutto quelli di gruppo, stimolano l’attenzione e l’abilità degli animali. Possiamo affermare che per ogni fase della loro vita troviamo un tipo di gioco. Gioco dei puledri : essi beneficiano molto del contatto con la mamma  o con i suoi coetanei infatti passano molte ore a inseguirsi o a fare piccole “battaglie”: in questa fase il cavallo scopre il gioco per crescere sano e per socializzare. Gioco nei cavalli adulti:  superata la fase “adolescenziale” il cavallo inizia a dedicarsi a lavoro quindi passerà molto tempo nel proprio box. Questo non vuol dire che il cava
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Il mantello del cavallo

  I mantelli che si possono osservare sono moltissimi e sono raggruppabili in mantelli semplici,composti a due colori separati,composti a due colori mescolati e composti a tre colori mescolati. ⧪Mantelli semplici: peli e crine sono dello stesso colore.   ⧫Morello: monocolore nero che può essere "deciso"(quando è uniforme, "maltinto"    (quando è tendente al rossastro) e "corvino"(quando intenso e lucente).   ⧫Sauro: colore rosso-fulvo di gradazione variabile:    "chiaro"(rosso-giallastro), "dorato"(color oro), "scuro"(colore carico), "bruciato"   (color caffè tostato), "ciliegio"(color ciliegia matura), "bronzino"(con riflessi bronzei)   e "lavato"(tendente al crema).   ⧫Bianco con colorazione completa bianca su pelle rosa o bianca (è un colore raro in natura   e non va confuso con quello a peli bianchi su pelle scura,che invece viene chiamato   mantello grigio)

Orazio Scuderi photographer

Ciao ragazzi❤ Andate a visitare i blog di orazio Scuderi un bravissimo e straordinario fotografo della natura...è il nostro IDOLO!!!❤ Vi lascio i link: https://www. nikonphotographers.it/ orazioscuderi http://www.juzaphoto.com/p/ Etneo71 https://www.instagram.com/ etneo71/ https://twitter.com/etneo71 https://www.youtube.com/ channel/UClK_ JFUCIDjBJFH9OCMS6_w ❤A prestooo!!❤   #sama le selvagge

Il linguaggio del cavallo

Ciao ragazzi❤, ben tornati✌! Oggi vi parleremo della comunicazione del cavallo... Durante la sua evoluzione, il cavallo, ha perfezionato importanti mezzi per esprimersi: ⧪Il Nitrito➩ E' un espressione sonora di tonalità,intensità,durata e volume diversi a seconda di cosa succede nelle circostanze.Come per esempio il nitrito con il quale la mamma chiama il suo puledrino, un modo di nitrire che ha valenza sessuale e, cosa assai interessante, un nitrito del cavallo che vuole comunicare all'uomo, che non è una razza affina perchè lo sfrutta a proprio vantaggio. Ciò significa che il cavallo è in grado di socializzare oltre che con altri cavalli anche con altre specie.  ⧪I gesti➩ La comunicazione gestuale è molto complessa, quindi bisogna osservare i gesti con attenzione. ⧫Le orecchie: sono un ottimo indicatore dell'umore e delle intenzioni del nostro quadrupede. Se il cavallo abbassa le orecchie all'indietro e protende in avanti l'incollatura significa

L'alimentazione del cavallo

Oggi vi parlerò dell'alimentazione del cavallo... La dieta corretta è quella che mantiene il cavallo/pony in perfetta forma fisica, con il pelo lucente, la muscolatura tonica e l'energia giusta per il lavoro. Il cavallo/pony ha bisogno di mangiare una razione di fieno da 4 a 8 kg al giorno (a seconda della razza, della taglia e del lavoro che l'animale compie) divisa in 2-3 pasti.I pasti del cavallo si chiamano PROPENDE. Una buona pietanza dovrebbe contenere circa una parte di crusca, 4 parti di carote, una di mangime pellettato o schiacciato oppure di orzo soffiato. La crusca e le carote possono essere date in quantità anche abbondante, mentre i mangimi vanno dosati a seconda del lavoro che svolge. ❤ ⇒ R I C O R D I A M O che l'alimento fresco, come l'erba la frutta e la verdura è sicuramente più sano di qualsiasi prodotto conservato!!  CIAO Alla prossima❤ #sama le selvagge

Origini del cavallo

50/60 milioni di anni fa  il primo esemplare della specie equina fu l'Eohippus, di dimensioni simili a quelle di un cane o di una volpe (35 cm)  e possedeva quattro dita con polpastrelli. Nel continente americano l'evoluzione della specie si adattò ai cambiamenti ambientali. Il ritrovamento dei fossili ha aiutato la scienza a scoprire l'evoluzione dell'animale. Il cavallo è un erbivoro appartenente alla classe dei Mammiferi e alla famiglia degli equidi, al genere Equus e alla specie caballus. L'  Equus caballus  è uno stretto parente dell'asino ( Equus asinus ) e della zebra ( Equus zebra ). I perissodattili sono quadrupedi i cui arti poggiano su un solo dito, il medio, protetto da un'unghia robusta che viene denominata zoccolo. Se incrociamo un asino con una cavalla otterremo un ibrido sterile, il mulo; incrociando invece un cavallo con un asina si otterrà un bardotto, anch'esso sterile. Il mulo raglia, mentre il bardotto,

Addomesticamento e utilizzo del cavallo

Il cavallo fu l'ultimo tra gli animali che l'uomo riuscì ad addomesticare  Stabilire chi abbia per primo addomesticato il cavallo e quando, è alquanto difficile. Pare che nel 3000 a.C. i cinesi abbiano addomesticato cavalli di piccola taglia provenienti dalla Mongolia e che all'inizio del 2000 a.C. popolazioni nomadi come Sciti e Ariani avesse cavalli domestici. Quando l'uomo capì che il cavallo poteva essere addomesticato e che non era, come pensavano, una preda venatoria, questo animale ha svolto una parte fondamentale nello sviluppo delle civiltà e dei popoli,infatti venne usato (e viene usato ancora oggi) nel lavoro dei campi, nel trasporto di merci e persone e perfino come macchina da guerra. L'addomesticamento del cavallo presentò molte difficoltà. In anzitutto bisognava catturarlo e visto che non era possibile farlo rincorrendolo, l'uomo si doveva ingegnare e inventare trappole.Ma anche dopo la cattura rimaneva il problema di tratten

La psicologia del cavallo

Il cavallo al contrario di quanto si dice comunemente, non è un animale coraggioso e audace. Le persone sono convinte che esso, essendo di grosse dimensioni, sia più temerario e forte, ma non è così. Il cavallo è infatti un animale timido e alquanto pauroso, che, se può si sottrae volentieri alla fatica. Ama vivere in tranquillità. L' addomesticamento ha conservato intatta la sua natura e il suo forte senso della libertà. L'uomo ha approfittato della debolezza e dell'insicurezza del cavallo sfruttandole per i propri scopi. Quando il cavallo fa cadere il cavaliere dalla sella (lo disarciona) non lo fa tanto per liberarsi di un peso incomodo, ma perchè il cavaliere che lo monta non riesce a trasmettergli lo stimolo e l'incitamento attraverso i quali riesce a infondere sicurezza e coraggio all'animale. Dobbiamo ricordare che i mezzi di difesa di cui il cavallo dispone consistono nel mordere, nel tirare calci o zampate, ma soprattutto n